Giuseppe Campagnani lancia il singolo “Il Treno”
Un viaggio poetico nel tempo che fugge, tra attese, silenzi e rinascite

È uscito il 10 maggio 2025 su tutte le piattaforme digitali "Il Treno", il primo singolo ufficiale del cantautore e medico umbro Giuseppe Campagnani, pubblicato in anteprima rispetto al disco d'esordio "Nuova Vita", candidato alla Targa Tenco 2025 nella sezione "Opera Prima". Dal 31 ottobre, inoltre, sarà possibile ascoltare il brano in promozione nazionale nelle radio. La canzone, prodotta in collaborazione con l'arrangiatore russo Anton Mikhailov, si distingue per uno stile intimo e riflessivo, in cui la parola è scelta con cura chirurgica, tanto quanto le note. Campagnani scrive con la pazienza di chi è abituato ad ascoltare, prima ancora che a raccontare. In questo brano d'apertura, il cantautore mette a fuoco uno dei temi centrali del suo universo poetico: il tempo che passa, inarrestabile, e il nostro tentativo, vano o salvifico, di dargli un senso. Nel testo si alternano immagini quotidiane e simboliche: file abbandonate, scompartimenti pieni di storie, sogni perduti tra le rotaie. Ma soprattutto, emerge una domanda profonda: siamo passeggeri o macchinisti del nostro viaggio?
"Il Treno"è anche una metafora dell'esperienza umana: chi sale, chi scende, chi resta fermo alla stazione. E chi, pur nell'oscurità, decide finalmente di smettere di guardare fuori per cominciare a guardarsi dentro. Il brano, essenziale nella forma e denso nel contenuto, richiama la grande scuola della canzone d'autore italiana, con un suono contemporaneo ma libero dalle mode, fedele a una poetica personale che sceglie il pudore alla spettacolarizzazione.
Classe 1994, Giuseppe Campagnani è medico e cantautore. Vive a Cagliari, dove esercita la professione e frequenta il Conservatorio. Ha scelto di far convivere scienza e arte nella sua vita quotidiana, e "Il Treno" è l'inizio simbolico di questo doppio binario: quello della cura e quello dell'espressione. In un panorama musicale spesso dominato dalla velocità e dall'effetto immediato, Campagnani rallenta, invita all'ascolto, al silenzio, alla contemplazione. Perché, come afferma lui stesso, «a volte è proprio nei vagoni vuoti che troviamo le risposte che stavamo cercando».
Ascolta l'artista
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